Nuovo aggiornamento dalla patria dell’alcol, dei festini fino a notte fonda e dei famigerati backpacker: vale a dire spietati ragazzini provenienti da ogni angolo della terra che si riversano da queste parti per fare festa e al tempo stesso lavorare nelle farm quando si sono prosciugati tutti i loro risparmi in birre e goon!
Questo, la presenza di località divenute centri turistici di tutto rispetto anche se rappresentati da villaggi con una strada principale e un centinaio di abitanti autoctoni è il senso (secondo me) che racchiude questo pezzo di Australia.
Per carità ci sono bellissimi posti che la rappresentano e che vedrete nella lettura di questo post, ma se chiedi ad uno dei tanti backpacker che l’hanno visitata, più della barriera corallina si ricorderà della sbornia presa nel tour di 3 giorni utilizzato per visitarla!
"Ospitale" perché oltre a tutto ciò il maledetto Queensland (da adesso QLD) raccoglie anche una varietà infinita di animaletti che dire che sono pericolosi, o quando non lo sono li potete racchiudere nella categoria “fastidiosi”, è poco: squali, mante, meduse (tra cui la famigerata box jelly fish che impossibile da vedere perché grande solo 2cm ha dei tentacoli capaci di iniettarti un veleno così letale da ucciderti in pochissime ore e che ovviamente spopolano nei mari di questa parte del mondo tra novembre ed aprile!), coccodrilli, ragni, serpenti, zanzare di tutti i tipi, mosche colorate che ti pungono, acari che ti pungono (chiamati bad bugs e che lasciano una piccola puntura che provoca un’irritazione peggiore di quella di una zanzara) e chi più ne ha ne metta!
Ah dimenticavo dei cicloni tropicali che ti possono capitare e di cui avrete una piccola descrizione leggendo questo post!
Dalle mie parole potete notare una mia certa “riluttanza” verso il QLD però anche se non ho paura ad ammettere che mi sono divertito un sacco (a parte i cicloni, le zanzare, le mosche e i bad bugs!) soprattutto grazie alla compagnia che ho avuto e ai posti stupendi che ho visto, il contorno che la contraddistingue, soprattutto per il suo clima tropicale e umido, non è tra le cose che sono venuto a cercare in Australia, anche se rappresenta una delle tante e innumerevoli esperienze che puoi vivere qui!
PS Come al solito vi faccio la premessa che quello che andrete a leggere sarà un post un tantino lungo per via dell’arco temporale che racchiude e per il numero di posti che ho visitato!
Riprendendo da Surfer Paradise, la tappa successiva ci ha visto diretti verso Noosa, piccola località famosa per la pratica del surf, i delfini che puoi avvistare da queste parti e il parco nazionale presente.
Prima di Noosa però tappa obbligata (solo perché eravamo di strada!;-) è stata la visita dell’ennesima Big Things.
Questa volta è stato il turno della Big Pineapple!!!
Mi ha suscitato simpatia, o compassione fate voi,quanto la Big Banana perché oltre al fatto che potevi pagare “solo” 15$ per salirci sopra, il parcheggio
e addirittura la fermata dell’autobus
fanno presagire che il posto è uno dei più visitati d’Australia ed è sicuramente tappa obbligata per tutti quelli che passano da queste parti… :-D
Ritornando a Noosa, oltre ad una bagno e al giro del promontorio, in compagnia di V
mentre i 2 “bambini” (Danilo ed Alice n.d.r.) erano dediti alla cultura dell’abbronzatura, da dove secondo la lonely si ha una splendida vista della costa (questa frase l’avrò letta centinaia di volte!) non abbiamo fatto un granchè, per questo ci siamo diretti ad Hervey Bay dove abbiamo partecipato all’escursione su Fraser Island, non senza prima aver fatto una sosta a Maryborough città carinissima e ben curata e soprattutto famosa perché è qui che è nata l’autrice di Mary Poppins, una certa Pamela L. Travers dove non ho potuto esimermi dal fare la foto alla relativa statua (di Mary poppins intendo!) :-D
e Rainbow beach.
A parte il fatto che questa cittadina è come la stragrande maggioranza dei posti del QLD, vale a dire una strada con le case, una spiaggia che non mi ha lasciato una buona impressione e il Great Sandy National park che invece mi ha chiarito il motivo per cui mi trovavo in quel posto
Questi strani personaggi che si aggiravano per le dune erano lì perchè stavano girando una parodia del film Guerre Stellari intitolato Balle Spaziali. Forse qualcuno ha anche visto il film con Mel Brooks!
quello che ricorderò di più di questo posto è “l’avventura” che abbiamo avuto per raggiungerlo…
Come sempre avevo impostato il navigatore per raggiungere la destinazione nel più breve tempo possibile, ma oltre ad averci mandato su una strada sterrata (vi giuro che con questa macchina non volevo per nulla fargli fare uno sterrato, ma evidentemente non posso restituire una macchina presa in affitto senza aver infranto la regola che vieta l’utilizzo della stessa su strade non asfaltate!=)) il navigatore aveva completamente perso la via.
In pratica non sapevamo più dove stessimo andando!
A quel punto non potevamo che affidarci al caso per sbrogliare la situazione e infatti abbiamo raggiunto la meta, dove abbiamo passato la prima notte in campeggio, con soli 40 minuti di ritardo!
Per quanto riguarda Hervey bay, il posto è famoso perché da qui partono tutti i tour diretti sull’isola di Fraser Island, famosa perché è l’isola di sabbia più grande del mondo e dove c’è una vegetazione così fitta e varia che suscita scalpore anche tra gli esperti visto che risulta difficile pensare che possa svilupparsi tanto verde da un pezzo di terra fatto di sola e finissima sabbia!
Si possono scegliere diverse tipologie di tour, ma quello che va di moda tra i backpacker e che ritengo anche il più divertente, è quello dove ti affitti una jeep attrezzata di tutto il necessario per il campeggio insieme ad altre 10 persone.
Prima del brefieng dove t’insegnano a guidare sulla sabbia oltre a tutto quello che si può e non si può fare sull’isola, i 3 eroi erano seriamente preoccupati sulla possibilità che il nostro tour potesse essere composto da soggetti di sesso in prevalenza maschile!:-D
E gli indizi portavano a pensare a quello, con lo sconforto dei 3 che si stava trasformando in rabbia!:-D
Per fortuna alla riunione abbiamo scoperto che i compagni di avventura erano: una coppia inglese, un altro inglese soprannominato il cappellaio matto per via del suo cappello e che volevamo “affidare” alle cure della contessina (Alice n.d.r) per non avere ostacoli sulle 4 canadesi che chiudevano la truppa e cioè: MB detta il maschio per via del suo comportamento masculino, la sua compagna Kalena di cui abbiamo scoperto il vero nome quando mi ha lasciato il contatto FB a fine avventura, la baffuta (potete arrivarci da solo a capire il motivo) Amanda e la sosia di Cristina soprannominata il camionista per via del fatto che quando si sbronzava aveva lo stesso comportamento e la stessa risata di un camionista di un road train!
Ovviamente la voglia irrefrenabile di fare sfraceli con quella jeep mi ha spinto a guidarlo per primo
e a raggiungere la prima tappa del nostro tour, vale a dire il lago Birrabeen
Secondo me bello quanto il lago Mckenzie
La giornata è poi trascorsa tra soste per visitare un altro lago, il pranzo e la piccola avventura che ci è capitata e che ci ha mangiato parte del tempo della prima giornata: vale a dire il soccorso fatto alla jeep del gruppo B, noi eravamo il gruppo A, che si era insabbiata sul tracciato che finiva sulla “highway” vale a dire la spiaggia adibita ad autostrada.
Si avete letto bene: la spiaggia è adibita anche come areoporto e infatti non è stato un caso quando siamo stati sorpassati da un cessna in fase di decollo!
Siamo stati per più di 2 ore fermi cercando di togliere il mezzo dalla sabbia ma niente.
Alla fine grazie all’aiuto di un matto autista di un tour (che per come se la rideva di fronte a quella cosa doveva essere per forza del QLD!) che ha scoperto che il 4x4 dei ragazzi era rotto, siamo riusciti a toglierlo dalla sabbia. Ma rimaneva un problema: la strada era ormai diventata impraticabile per via dei numerosi tentativi fatti in precedenza e il nostro mezzo era fermo per cui non potevamo scalare la piccola pendenza che ci divideva dal mare visto che non avevamo la rincorsa per farlo. Indovinate un po’ chi ha provato a toglierlo da quella situazione?
Infatti in precedenza ero salito sulla jeep con l’autista per apprendere un po’ di nozioni su come guidare in quella circostanza e quindi mi sono messo al volante e conscio che potevo rimanere insabbiato anch’io con relativa figura di merda o peggio andare dritto verso un albero per via del fatto che dovevi correre se si voleva avere quella velocità tale da scalare la pendenza di quel tracciato, ho detto che era una di quelle situazioni dove non potevo esimermi dal metterci il mio naso!:-D
Per fortuna ci sono riuscito e la prima giornata si è conclusa con il BBQ sulla spiaggia e l’immancabile drinking game che l’ha susseguito (non chiedetemi cosa è successo dopo che non ve lo dico anche perchè non è successo niente!:-(
Il giorno 2 dopo aver combattuto per tutta la prima giornata tra caldo e mosche colorate che stranamente pungono, oltre ad altri miliardi di insetti, l’avventura è continuata con la visita della parte nord dell’isola,
del relitto della nave Maheno,
una delle cose più famose di Fraser insieme al lago Mckenzie
e al successivo bagno nel lago Webby famoso sia perché essendoci una duna tutti quanti prendono la rincorsa in discesa per tuffarsi, ma secondo la lonely i ragazzi con la schiena rotta per via di questa usanza non si contano più,
dal video che starete per vedere potete ammirare in che modo ci siamo tuffati per ovviare al rischio di tornare su una sedia a rotelle!;-)
e anche perché mi ha dato la possibilità di farmi il mio meritato bidè dopo quasi 2 giorni di trasporto abusivo di sabbia visto che le mie mutande ne erano piene!:-P
Il terzo giorno, visto che non avevo guidato per tutto il secondo giorno, ho dato sfogo alla mia voglia irrefrenabile di correre per quei tracciati stretti, pieni di sabbia e di buche questa volta utilizzando una velocità di crociera più alta visto che nel primo non avevo ancora confidenza con il mezzo (non che l’avessi acquistata nel giorno di riposo!;-) con destinazione lago Mckenzie
da dove abbiamo concluso l’avventura su questa fantastica isola che pur essendo piena di gente mi ha entusiasmato per via del suo essere selvaggio e maledettamente ostile verso l’uomo visto che oltre agli insetti, oltre al fatto che non puoi farti il bagno nell’oceano per via di tutti quegli animali detti in precedenza, i servizi sull’isola sono giustamente ridotti al minimo per mantenere questo ambiente incontaminato!
Davvero uno dei posti d’Australia che non scorderò così facilmente..
La successiva tappa del mio viaggio ci ha portato su Great Keppel Island isoletta a largo di Rockhampton (da dove passa il tropico del capricorno ma di cui non abbiamo visto la benché minima traccia visto che non c’erano segnali sulla strada che lo indicassero o per lo meno in 4 non l’abbiamo visto!).
Isoletta famosa per le sue bellissime spiagge e per la barriera corallina.
Fisherman's beach dove "attracca" il ferry!
3 diverse prospettive di Monkey beach
Long Beach
Shelving Beach
Ok per le spiagge ma la barriera corallina fa letteralmente cagare se rimani vicino la costa..
In compenso però la nuotatina con le tartarughe, un paio di mante e la vista di un piccolo squalo
Mi hanno permesso di rivalutarla! (Foto di Valerio;-)
Al ritorno da Great Keppel, la Gollosa era programmata per portarci ad Arlie Beach da dove avremmo partecipato alla crociera di 3 giorni alle Withsunday Island.
Ma una rapido sguardo al cielo e strani moniti provenienti dalla radio che ci informavano sulla presenza di un ciclone di forza 4 (su una scala che va da 1 a 5!) a largo delle coste di Cairns, ci facevano presagire che qualcosa non sarebbe andato secondo i nostri piani!
Infatti arrivati lì il giorno dopo abbiamo scoperto che la crociera è stata annullata per via del suddetto ciclone previsto sulle Withsunday Island il giorno seguente.
Lo sconforto era salito dentro di me perché oltre ad avere i giorni contati visto che ho già prenotato 2 voli per Alice Springs, un ciclone che toccasse la costa con quella forza lì non se ne vedevano, a detta degli esperti, da oltre 30 anni..
Ovviamente abbiamo avuto la precisione di un chirurgo a prenotare il nostro tour proprio nei giorni di passaggio del simpatico Hamish (il nome del ciclone).
Sconforto passato in men che non si dica quando siamo andati al locale dell'ostello dove in programma quella sera era previsto miss wert shirt dove tra le sfidanti prov(T)ETTE donzelle :-P c'era anche la nostra camionista!
Per chi conosce la Cri: la camonista non ci assomiglia un sacco??? Anche per come si sbronza (guardare la foto con il cappellino!;-)
Serata che ci ha tirato su di morale..Diciamo così..:-D
Se volete sapere se andrò alle With o meno, non mi resta che rimandarvi al prossimo post.
Go Canada, Go!!!