Rapido aggiornamento dalla capitale della Tasmania (o come la chiamano qui, Tassie!)
Di sicuro nei post precedenti avete fatto casa che quando ho visitato le varie capitali di Stato, ho sempre intitolato il post con il consueto “good morning…”.
Questa volta l’andazzo è cambiato visto che sono arrivato a Hobart alle 11 di sera e l’unica cosa che volevo fare era aver un buon letto per sprofondare in un sonno davvero “pesante”!;-)
Ritornando però a qualche ora prima, lasciata Philip Island siamo rientrati a Melbourne giusto per lasciare la nostra compagna di avventura “Clito” e dopo un rapido salto in biblioteca ci siamo diretti all’aeroporto. E anche lì le cazzate non sono mancate!
Iniziamo subito dal fatto che invece di utilizzare l’efficientissima =) Virgin blue, ci è toccato viaggiare con
Al check-in subito i primi problemi dovuti non al peso (visto che avevo pagato in più per il sovrappeso cosa che non ho bisogno di fare con
Cmq dopo aver smontato e rimontato lo zaino e cenato, iniziamo a dirigerci verso il gate..
Facciamo tutti i controlli del caso (da notare che come bagaglio a mano oltre lo zaino avev un fornelletto a gas da campeggio-ovviamente senza il gas!:-) e iniziamo a percorrere il corridoio..
Sarà stato che ho sempre viaggiato con
Praticamente ci stavamo dirigendo al gate 8 della Virgin piuttosto che quello della Jetstar…
Fortunatamente l’autore del danno si è accorto della cazzata e ci siamo diretti al gate giusto.
E lì altre sorprese…
Ai controlli decido di non togliere il laptop dallo zaino, come fatto in precedenza, visto che era sommerso di altra roba con la speranza (illusoria) che non se ne accorgessero.
Ovviamente il mio zaino è passato dal detector senza problemi!=)
Ma non finisce qui. Indovinate cosa c’era nello zaino di Vito?
E secondo voi quello zaino è passato al controllo? Ovviamente no!:-D
Perchè non si sono accorti del mio laptop e di quello di Vito invece sì? Tutto questo per dire che odio le cazzate dei controlli degli aeroporti visto che ti fanno fare delle cose assurde senza senso e, anche quando ce l’hanno, l’uniformità va a farsi benedire!
Cmq il viaggio non è andato male a parte che la fase di atterraggio è durata più del viaggio intero (per fare Mel-Hobart ci vogliono solo tra i 60 e i 75 minuti) e che a Hobart ci aspettavano solo 6 gradi! Addirittura, parlando con un tipo in ostello, mi ha detto che nella stessa notte è nevicato sul monte Wellington che è il monte che sovrasta la città.
Per quanto riguarda Hobart differisce totalmente dalle altre città Australiane.
Niente CBD (cioè il centro economico con i tipici grattacieli) ma solo case e palazzi con uffici e centri commerciali (ma solo in un paio di vie nel centro) e oltre al centro piccolino, moltissime abitazioni private site sulle colline piene di alberi che circondano la città.
Il Monte Wellington che sovrasta non solo Hobart, ma tutta la parte sud-orientale della Tasmania!
Oltre alla presenza di strade in salita (o in discesa, dipende dai punti di vista!;-) da far invidia a quelle di San Francisco!
Porticciolo senza lode e senza infamia dove tuttavia ho mangiato un buon fish & chips (anche se il sapore del mio “blue eyes” era identico al differente tipo di pesce preso da Vito!:-S).
Pomeriggio dedicato alla visita della zona chiamata Battery point, dove c’erano installati i cannoni in difesa della città (da chi o cosa non lo so!:-D) e Salamanca place dove ogni domenica si svolge il mercato della città.
Questa zona mi ha colpito in positivo per via delle sue numerose case “d’epoca” ma di sicuro il miglior posto è senza ombra di dubbio il “Salamanca Fresh Market”, un negozietto di generi alimentati che vende la frutta e la verdura più fresca e saporita che io abbia mai provato fino adesso in Australia..(Ogni tanto l’angolo cibo è d’obbligo sul mio blog!;-)
Consiglio vivamente a chi ha intenzione di visitare Hobart di non perdersi questo posto..
A mio parere è la cosa che mi è piaciuta di più di Hobert dopo il monte Wellington!:-D
Giorno seguente dedicato alla visita del Queen’s domain da dove si ha anche una bella vista sulla baia e sul ponte che unisce le 2 sponde di Hobart e dei royal botanic garden
Il Tasman bridge.
Dove tra le altre cose, c’è un bellissimo giardino di ispirazione giapponese che mi ha colpito molto..
E i 2 giorni di Hobart si chiudono qui non senza prima aver fatto tutti i preparativi del caso, tra cui il noleggio della nuova macchina, per far sì che il nostro tour intorno all’isola non si trasformi in una via crucis!:-D
Per scoprire il nome della nuova macchina e per sapere di più riguardo a uno tra i posti più selvaggi e incontaminati di tutta l’Australia, non posso che rimandarvi al prossimo post!
Go Tassie Go, Go!!!