martedì 14 luglio 2009

L'avventura non è mica finita????

Salve a tutti..
Se pensavate che il ciclone ci avesse colpito e reso dei naufraghi in stile LOST, beh vi sbagliavate di grosso..

Mi scuso con tutti quelli che non conoscendomi hanno comunque seguito le mie avventure e aspettavano l’esito finale, ma nell’ultimo mese e mezzo di viaggio (vale a dire da metà marzo a fine aprile) non ho avuto molto tempo a disposizione visto che ho viaggiato tanto e gli internet point a disposizione erano quasi nulli!
Voi starete pensando come mai non abbia scritto niente in questi ultimi 2 mesi.
L’unica cosa che vi posso rispondere è che la tristezza dovuta alla fine di quest’anno a dir poco meraviglioso mi ha ostacolato a trovare il coraggio per descrivere le cose che mi sono successe, perché mi veniva in mente tutto quello che ho trascorso e che ormai era finito…
Potrei sembrare patetico, ma solo chi ha vissuto come me una cosa simile può capirlo!
Anche adesso provo ancora un senso di tristezza misto ad amarezza per il tempo ormai andato, per le esperienze avute, per le magnifiche persone che ho conosciuto, ma credo che ho un obbligo nel chiudere questo capitolo della mia vita nei vostri confronti e soprattutto nei miei!
Ma del mio stato d’animo ve ne parlerò nel post di chiusura di questo blog!

Ritornando al viaggio, eravamo rimasti bloccati ad Arlie beach per via del ciclone Hamish che aveva colpito la costa a largo della stessa cittadina.


Per fortuna da noi il ciclone è sembrato una normale tempesta estiva, ma a sud da noi ha davvero fatto ingenti danni. A conti fatti ritengo che siamo stati anche fortunati con le tempistiche e quindi nell’aver perso i giorni qui e non prima perchè, per esempio a Fraser Island, dove c’eravamo stati pochi giorni prima, il ciclone ha colpito con tutta la sua intensità e credo che avremmo perso più dei 2 giorni di quelli che abbiamo invece perso qui!
Quindi passata la tempesta poteva iniziare la festa! (storpiatura poetica che potevo evitare!;-)
Diciamo che la crociera partiva con l’umore giusto per via del pericolo meteorologico scampato.
Umore subito ridimensionato dalla qualità della gente (soprattutto di sesso femminile!;-) presente sulla crociera.
Lo sconforto nei volti di noi era evidente tanto che la Gerna non ha esitato a mettere il dito nella piaga visto che tanto lei rimaneva a terra (visto che c’era già stata) e aveva ben altro a cui pensare, tipo un ragazzo nella sua stessa stanza che portava delle mutande pessime…(a suo giudizio!)

Qui in un momento in cui cercava l’ispirazione!

Abbandonate ipotesi di guerriglia (anche se la speranza dentro di noi era ancora viva!:-D) abbiamo preferito trascorrere questa crociera nell’insegna della birra e delle cazzate che potevamo fare, anche in compagnia di Lorenzo, ragazzo toscano molto simpatico che ha trascorso insieme a noi i 3 giorni e le 2 notti trascorse nell’arcipelago più bello dell’Australia (a detta di molti ma a conti fatti sono sempre più convinto che avrei fatto bene a risparmiarmi i soldi e il tempo saltando questo pezzo d’Australia!)
Il primo giorno, dopo aver perso un po’ di tempo nella preparazione della barca (vale a dire il carico di circa 1242 bags di goon e 6845 casse di birra in lattina tra cui spiccava la cassa di Tooheys mia e di V mentre Bontà come al solito aveva preferito astenersi!), è stato una mera tappa di trasferimento verso il resort dove abbiamo trascorso la notte.


Oltre a campi di tennis e di basket e a un campo da golf (come se ci fosse qualche ragazzo che va a farsi una crociera di questo tipo per giocare a golf!) la presenza della piscina ci è stata di particolare aiuto anche per “partorire” lavori di questo tipo:



a voi i commenti

Il fatto di essere gli unici presenti sull’isola (south Molle per la precisione) ci “autorizzava” a far più casino del normale.
Infatti la serata, dopo la cena, ha preso una piega prevedibile, vale a dire una ressa di ventenni (non che io ne abbia 40, ma la media era proprio 20!) sbronzi a ballare sul tavolo e a ritrovarsi per terra con la stessa velocità che usa Berlusconi per cambiare il senso delle cose che dice!


Diciamo che anche noi abbiamo partecipato alla cosa, ma senza molta verve tanto che il nostro Bontà era già a letto verso le 11! (io e V ce ne siamo andati un’ora dopo!;-)
Giorno dopo parte la crociera vera e propria: destinazione whitehaven beach, che una delle più belle spiagge del mondo a quanto pare, non che io la reputo brutta però essendoci stato un ciclone forza 4 il giorno prima, di quella spiaggia c’era rimasto poco o nulla (anzi qualcosa c’era rimasto: i detriti della devastazione!) e quindi mi fido dei giudizi e delle foto viste su internet o dai miei amici!


Dopo un “sano” pranzetto a base delle solite cavolate che ti danno ai tour fatto da australiani per dei ragazzi (potete immaginare la qualità e la quantità di roba che c’era) io e Lorenzo abbiamo pensato bene di farci una pennica per ricaricare le batterie


mentre V lottava contro dei goanna che tentavano di rubare del cibo!


Il pomeriggio l’abbiamo passato alla visita delle altre isole che formano l’arcipelago sulla via del ritorno, mentre V e Lorenzo erano dediti a fare foto di questo tipo alle componenti femminili della barca!;-)


La seconda sera si è svolta sulla falsa riga della prima, vale a dire di nuovo tutti sbronzi e alla faccia di chi dice che i backpackers è gente senza soldi (si lo è, però i soldi per le birre li abbiamo sempre!:-D) e con il sottoscritto nell’arte di far ubriacare la gente, bevendo pure, ma ovviamente a spese degli altri!:-D
Ecco com’era combinata un’americana del North Carolina di cui non ricordo il nome (ovviamente!) il giorno seguente, dopo che aveva passato la seconda parte della serata bevendo con me! (io, opportunamente ho ritenuto di non finanziare la cosa: in pratica non ho speso un dollaro per bere!:-P)


Mattina seguente sveglia presto perché ci aspettava un lungo giro da fare, oltre che ad una sessione di snorkeling (a cui noi non abbiamo partecipato perché le condizioni del mare erano a dir poco vergognose: se riuscivi a vedere i tuoi piedi era un’affare!) e il tragitto del ritorno ad Arlie beach.
Per chi, come noi, non aveva partecipato interamente alla baldoria della sera prima, la partenza non era stata poi così tanta mattutina, ma ovviamente c’è stata gente che non si è svegliata in tempo ed è rimasta sull’isola appiedata..Idioti!
Giornata pessima per via delle condizioni meteorologiche disastrose (vento laterale e pioggia, tant’è che gli skipper, tra cui il capitano della nave soprannominato da V capitan Libeccio, pensavano che ci fosse un colpo di coda del ciclone, cosa probabilissima visto che avevano ricevuto l’avviso che poteva accadere una cosa del genere)


e anche per via dello scazzo che ci era preso a tutti noi visto il giudizio negativo della crociera.
Per fortuna a risollevarci il morale ci ha pensato un crucco di nome Aatim che, sbronzo dalla sera prima, ha pensato bene di continuare a bere dell’ottimo goon a temperatura ambiente mentre la barca sembrava un tagadà (per chi ha più di 20anni e non sa cos’è, o siete troppo “grandi” oppure vi manca un pezzo di adolescenza, io non starò qui a spiegarvelo!:-P)


Tra prendere per il culo il suddetto crucco, che nell’offrire goon a tutti gli occupanti della barca innaffiava i poveri malcapitati, già umidi a causa del mare mosso e Bontà ritrovatosi fotografo per caso mentre immortalava me e V che giocavamo ad essere sbalzati fuori dalla prua per via del moto ondoso (cavoli mi sento molto Giuliacci!;-P)

Si, avete ragione. Quella che ho in mano è una coscia di pollo!

Il viaggio di ritorno è stato piacevolissimo e devo ringraziare il suddetto crucco se ho rivalutato un po’ il giudizio negativo della crociera..Crucco che al porto di Arlie beach è stato trasportato a peso morto dai suoi amici giù dalla barca, perché se no avrebbe partecipato ad almeno altre 2 crociere!


Finita la crociera salutiamo Lorenzo, che V e Bontà rincontreranno a Cairns, e nell’aver deciso di recuperare la Gerna piuttosto che lasciarla ad Arlie beach in compagnia di Mutanda Man (a dover di cronaca, pare che la Valtellinese non abbia fatto nulla con il tipo, forse spinta dal senso di pudore ritrovato, considerando le conseguenze nel fare qualcosa con un tipo che andava in giro con delle mutande a dir poco imbarazzanti, o semplicemente per un atto di fedeltà nei confronti di Gigia!;-), prendiamo le nostre cose e partiamo spediti diretti a Cairns dove ci aspettava, il giorno seguente, il volo per Alice Springs.
Causa ciclone, secondo la tabella di marcia che avevo fatto, dovevamo vedere altre cose tra cui le cascate più alte d’Australia, che dopo un ciclone dovevano essere davvero spettacolari, ma ahimè abbiamo dovuto farci tutti di un fiato i 620km che ci dividevano da Cairns con il rischio canguri sempre in agguato…
Per fortuna al calar delle tenebre, V, alla guida, è stato attaccato al culo (nel vero senso della parola) ad un road train per quasi 2ore e mezza a mò di scudo.
Durante il tragitto però non sono mancate le cose da vedere o successe, tra le quali il big Mango:-D


e il big Snake

(E con questo chiudo con la serie di big things australiane che vi hanno accompagnato durante l’arco del mio blog!:-)

E una sosta forzata ad un Red rooster (sarebbe il Mc con solo carne di pollo!) perché Bontà ha rotto il ca**o peggio di un bambino di 5 anni!
Arrivati a Cairns il giorno seguente io e la Gerna ci siamo preparati per lasciare gli altri 2 viaggiatori che ci hanno accompagnato in quelle 2 fantastiche settimane di viaggio sulla East coast dove abbiamo visto posti stupendi (mi rifersico solo a Fraser!;-) ma soprattutto rincontrato (Xevi e Guillaume) o conosciuto altri ragazzi come noi provenienti da tutto il mondo e accomunati dalla stessa cosa: visitare questo pezzo d’Australia cercando di essere più ubriachi possibili!(nel nostro caso, ci accomunava solo la prima parte!)
Ringrazio ancora una volta i 2 Foggiaguys per essere stati dei nostri perché mi sono trovato davvero bene..
Quindi salutati i 2, io e la Gerna ci siamo avviati mestamente all’aeroporto dove ci aspettava (almeno nel mio caso) l’ultima avventura in terra d’Australia, vale a dire Uluru, che nell’immaginario collettivo è la cosa più conosciuta d’Australia escludendo le città!
Ma di questo e degli ultimi giorni trascorsi a Sydney prima del mio abbandono momentaneo dell’Australia visto che ho trascorso metà marzo e quasi tutto aprile in …(lo scoprirete dopo dove!) vi rimando al prossimo post..

Spero che anche se sto scrivendo con 3 mesi di ritardo, per chi si appresta a leggere per la prima volta e tutto di un fiato il mio blog, ci sia una continuità temporale!

A presto

4 commenti:

Anonimo ha detto...

volevo cancellare il link al tuo blog....meno male ti sei svegliato! aspetto la fine
tompiro

Bent! ha detto...

aspetta aspetta..Vedrai posti e cose mai viste!;-)

horsett ha detto...

Ciaooooo ... dopo tanto tempo!!! leggere il tuo post per me è stato come fare un tuffo nel passato ^__^
Ma nn capisco bene perchè tristezza e amarezza per la fine di una esperienza così intensa Nn sarebbe meglio gioia e soddisfazione per aver avuto la possibilità di viverla ?? Love

Bent! ha detto...

Perchè non è quello che ho sentito quando sono ritornato..E forse ancora provo queste cose...