martedì 20 gennaio 2009

ON THE ROAD AGAIN!

Scusate per il "ritardissimo" nella pubblicazione dei post ma ho passato questi ultimi mesi qui a Sydney tra lavoro, spiaggia e vita d'ostello e non avevo propria voglia di scrivere e selezionare foto per aggiornare il blog.
Si lo so potevo fare un mini riassunto di quello che mi è successo mettendo al massimo una decina di foto ma non è nè nella natura di questo post nè, soprattutto, nella mia natura!=)
Quindi nei prossimi giorni spero di mettere pian pianino i 3 o 4 post che descrivono quello che mi è successo in questi mesi.

PS Visto che alcuni post li ho scritti quando sono accaduti gli eventi, non meravigliatevi nella scelta dei "tempi verbali"!;-)
In bocca al lupo!=)

Pensavate che rimanessi a Sydney fermo per molto???
E invece eccomi di nuovo in viaggio perché non ho un ca**o voglia di tornare a lavorare!:-D
Considerando che ancora mi è rimasto qualche spicciolo prima che la mia zero voglia di lavoro mi costringa a cercare qualcosa a Sydney per preparare i miei prossimi viaggi, ho pensato che fosse arrivato il momento di una “vera” vacanza.
So che anche se siete comodamente seduti sulle vostre poltrone dietro una scrivania e un monitor, avreste voglia di lanciarmi qualcosa visto che mi trovo a zonzo per l’Australia da 6 mesi mentre voi combattete con i problemi di tutti i giorni, ma con la lettura del mio racconto capirete il significato di questa frase a prima vista “blasfema”!
In mia difesa vi posso assicurare che la vita da “backpacker” ;-) non è tutta rosa e fiori, soprattutto quando viaggi per un paese con delle distanze siderali…
Allora mi sono detto che era arrivato il momento di un viaggetto diciamo senza stress!;-)
Ma ritorniamo un po’ dietro nel tempo..
Eravamo rimasti a Hobart.
Lì abbiamo trascorso tutto il giorno in attesa dell’aereo che ci portasse a Sydney.
A parte che l’aeroporto di Hobart è il più brutto che io abbia mai visto considerando l’assenza di negozi al suo interno (addirittura quello di Lamezia ha più roba, e ce ne vuole!), a parte che stavolta al check-in il fornelletto a gas è stato stivato (all’andata invece l’abbiamo portato su in cabina come bagaglio a mano) per non so quale motivo e a parte che, mentre ero in attesa dell’aereo, mi sono trovato a sfogliare una lonely dell’Italia in uno dei pochi shop presenti notando con mio “sommo” piacere che la suddetta guida dedica a tutta la Calabria solo 20 pagine (quando solo la Sila meriterebbe 10 pagine!:-D) mentre in quella Australiana vengono citati anche villaggi sperduti solo perché “si può ammirare un’insolita cassetta della posta a forma di pesce, eccellenti escrementi di cavallo (secondo i cartelli stradali) e il Terrace Cinema, che dispone di 22 (e aggiungo io, ben 22!) posti a sedere…vedi lonely planet ed.2006 pag.191 )”.
L’unica cosa che posso dire di fronte questo scempio considerando anche il fatto che la lonely è nata qui in Australia e ha per la maggiore autori australiani e soprattutto che quella dell’Italia ha 100 pagine in meno rispetto a quella della Francia (Ma si può!?!?!?:-D) è un bel e sonoro

MA VAFFANCULO!!!ECCHECCAZZO…

Dopo questo mio sfogo a quella guida senza la quale non mi sarei neanche mosso da Sydney :-D, vi stavo raccontando del mio ritorno nella città dove è presente il bacino più piccolo d’Australia di nome Sydney Harbour (se avete letto il post precedente e uno dei post sul Northern Territory capirete che dove c’è un bacino d’acqua c’è sempre un paragone con il Sydney Harbour per sminuire la sua importanza!).
Vi giuro ho provato delle sensazioni simili a quelle che provi quando stai ritornando a casa dopo un sacco di tempo. Ero eccitatissimo, emozionatissimo e non vedevo l’ora di scendere dall’aereo.
Addirittura mentre ero in metro che stavo ritornando in quell’ostello all’inizio tante volte bistrattato per poi rappresentare la mia “casa” per ben 2 mesi e mezzo, mi sono passate per la mente, come un vero e proprio treno, le immagini e i flash di questi 6 mesi trascorsi in terra australiana, dai primi giorni “sydneiani” fino a tutte quei luoghi e quelle cose che ho visto e che mi sono successe durante i miei viaggi…
Non me l’aspettavo davvero una reazione di questo genere..
Anyway la mia gioia del ritorno è stata ampiamente supportata dal rivedere dopo quasi 4 mesi Barbara la receptionist dell’ostello con cui ho trascorso i miei giorni all’ostello e condiviso un viaggio a Cairns, che ci ha aspettato fino a tardi in ostello pur di rivederci il prima possibile!
Il giorno dopo ripreso dalla stanchezza per prima cosa non ho potuto esimermi dal fare un bel pranzo a base di noodles (e precisamente gli oriental con il maiale ricoperti da una valanga di gustosissima Macadamia!:-P) per poi salutare e chiacchierare con quei ragazzi che conoscevo e che sono ancora lì.. Con molto dispiacere (ma già sapevo) quasi tutti erano o in giro o ritornati nei propri paesi d’origine anche se il mio unico “amico” francese (virgolettato perché per me le 2 parole non possono andare insieme!:-D) Thilbaut (ricordate, quelle delle mutandine!;-) era rimasto ancora lì.. Mitico!
Insieme a lui e ad altri italiani conosciuti in ostello la giornata si è conclusa come ai bei tempi con una bella serata al World Bar, per me il migliore locale di King’s Cross!
Ovviamente viste che il troppo riposo a me e a Vito ci fa male, dopo essere ritornati quasi alle 2 dal locale, il giorno dopo ci siamo svegliati di buon ora per essere a casa di Barbara insieme ad altri ragazzi italiani e non (non=francesi del ca**o!:-S) per una gustosissima ma soprattutto ricchissima colazione a base di: bacon, uova, pomodorini-peperoni e funghi cotti al forno, fragole-banane-mele avvolte da una deliziosissima crema allo yogurt al gusto vaniglia e il tutto innaffiato da granola e muesli, pancakes con nutella e per concludere e “pulire” il palato, fragole al limone e anguria (l’ordine rispetta la perfetta sequenza di quello che ho mangiato con l’unica nota che ho ripetuto il giro per ben 2 volte!:-D).


Dopo quella splendida colazione e soprattutto abbondante (visto che per tutto il giorno non ho mangiato nulla) io e Vito ci siamo messi in cammino alla ricerca della nuova auto che ci porterà in giro per il New South Wales meta di questa nuova avventura.
Se siete ansiosi di sapere il nuovo nome, pur dicendolo potreste sorridere ma senza capire del tutto cosa si nasconde dietro.
Il nome scelto è stato Pier Baguette!
Per maggiori info sul perché di questo nome (se avete un minimo di fantasia potreste capire solo in parte la sua origine!;-) rivolgetevi a Barbara!=)

Il giorno seguente dopo averci messo quasi 2 ore per uscire da Sydney visto che volevamo evitare le strade con il pedaggio (quando sei un backpacker fai questo e altro!:-), ci siamo messi di nuovo in marcia con meta Canberra capitale dello stato ACT, che rappresenta l’acronimo di Australian Capital Territory che sarebbe la porzione di terreno prima appartenente al New South Wales, sulla quale vi è stata costruita di punto in bianco la città per mettere d’accordo le 2 storiche rivali, Sydney e Melbourne, ognuna delle quali rivendicava il diritto di essere la capitale adatta per rappresentare la nuova federazione d’Australia (siamo nel 1901 anno dell’indipendenza dall’Inghilterra).
Infatti l’ACT si trova proprio a metà strada tra le 2 rivali oltre al fatto che lo stesso nome deriva da una parola aborigena che significa “luogo d’incontro” (fonte di tutto quello che vi ho appena detto: Lonely Planet!:-P)
Le aspettative su Canberra non erano eccelse e la sua visita oltre a darmi la conferma di una città, come la definisco io, di plastica perché costruita di punto in bianco che non ti lascia emozioni neanche se c’incontrassi un alieno, mi ha lasciato ancora più amareggiato.
Brutta per quei suoi ampi vialoni che la spaccano lasciando vere e proprie foreste di eucalipti.


Brutta per quei suoi palazzi senza stile nè bellezza (alcuni assomigliano al ministero delle telecomunicazioni a Roma nella zona EUR per chi ci è stato o al tribunale di Cosenza per intenderci!:-D).

Brutta per quella sensazione di desolazione che ti lascia quando l’attraversi (c’è così tanto spazio per quei 320000 sfigati che vi ci abitano che se ci portassi il traffico di Roma e di Milano delle 8 del mattino, ci sarebbero ancora dei parcheggi liberi!).


Insomma non mi ha colpito molto per usare un eufemismo, anche se questo non vuol dire che non ci sono stati posti che non mi abbiano colpito in maniera positiva.
Vedi l’Australian War Memorial


dove è esposta in maniera puntigliosa e alcune volte cruda (la frase “quando morirò andrò in paradiso perché ho già vissuto all’inferno” sulla giacca di un militare Australiano in Vietnam, mi ha colpito molto insieme ad altri racconti) la storia di tutte le guerre a cui ha preso parte l’Australia (dovete sapere che in proporzione questa nazione ha perso più uomini nella prima guerra mondiale che la stessa America).
Anche se riferimento agli aborigeni niente..
Se c’è una cosa che mi da fastidio degli australiani e la loro indifferenza su questo popolo a cui gli hanno letteralmente tolto via la propria terra!
L'unico riferimento agli aborigeni che si può trovare a Canberra (a parte il National Museum of Australia dove si trattano degli aborigeni in un ottica più scentifica che sociologica) è l'unica ambasciata al mondo di un paese che ufficilamente non esiste sita di fronte al vecchio parlamento e che un gruppo di protestanti avevano installato per rivendicare il loro diritto sul possesso di alcune terre considerate sacre oltre alla richiesta di leggi che tutelassero maggiormente i loro diritti.


Anche la visita del National Museum of Australia e del Parlamento, sono state molto interessanti.
Insomma il giorno e mezzo speso qui non è da ritenersi buttato, anzi..
Tuttavia reputo che un giorno e mezzo siano sufficienti per visitare questa citta!;-)
I piani prevedevano, dopo Canberra, la visita (con l’ascesa) della montagna più alta d’Australia,cioè il monte Kosciuszko (il nome non vi suonerà molto australiano visto che è il cognome di un polacco. Non chiedetemi per quale diavolo motivo gli abbiano dedicato un monte visto che non lo so. L’unico legame che conosco tra gli australiani e i polacchi è la marmellata alle fragole della “home brand Woolworths” visto che la producono proprio in Polonia!:-D).
Tuttavia visto le condizioni meteorologiche avverse (pioggia per tutto il fine settimana, che tra le altre cose ci non ci ha permesso di campeggiare una notte, cosa che non mi è mai successa in tutti questi mesi di viaggio, ma credo di sapere la causa di tutto ciò visto che Barbara sin dall’inizio del viaggio, era un po’ restia sull’esperienza derivante dal campeggiare!;-) abbiamo deciso di risalire velocemente la costa con destinazione Byron Bay (visto che Barbara ha “leggermente” insistito per andare lì..Altro aiutino: c’entra Pier Baguette ma non sto facendo riferimento alla macchina!;-) senza non visitare prima quello che ci sta in mezzo.
Si parte dalla mitica città di Bega!


Anche se non c’è niente, Vito ha premuto tanto per visitare questa cittadina (leggete i suoi primi post australiani e capirete il motivo!) e effettivamente anch’io, visto che so cosa ci sta sotto ;-) ero ansioso di avere almeno una foto sotto il cartello di benvenuto!
Ai molti può suonare normale questo nome, ma a chi è di Parma o a chi ha vissuto per qualche tempo nella città, il sapere dell’esistenza di questa città sul suolo estero senza averla visitata potrebbe essere paragonato come se un musulmano non avesse fatto almeno una volta nella sua vita il viaggio verso La Mecca!:-D


C’è addirittura un panorama su una valle di Beghe (anche se l’idea di una cosa simile non mi attira molto!!:-D)

Dopo la Bega :-D è stato il turno di Kiama (100 km a sud da Sydney) dove oltre alla sua bellezza (mi ha ricordato Victor Harbour)


mi ha permesso di vedere sia questo
Credo sia un'iguana.

e soprattutto 2 balene che nuotavano nell’oceano.Però non ho foto perchè ho perso l'attimo,quindi credetemi se dico che le ho viste se no attaccatevi!:-P

Dopo questo incontro ci siamo detti che era arrivato il momento per un riposo spirituale al tempio buddista di Barkeley, nelle vicinanze.;-)


C’erano dei flussi di energia così positiva che mi sono sentito davvero contento di essere lì, soprattutto per “quell’all can you eat ” a 9 $ nella mensa del tempio a base di cucina asiatica (il dolce era un qualcosa di eccezionale!:-D)
Dani saresti stato avvolto da un’energia positiva anche te se fossi stato in quella mensa visto che i cibo era tutto vegeteriano!;-D
La giornata si è poi conclusa a One mile beach nella zona di Porth Stephens che mi ha dato la possibilità di vedere 1 tra i 3 tramonti più belli che io abbia mai visto da quando sono qui in Australia.



Il giorno seguente di nuovo in partenza destinazione Byron Bay che l’abbiamo raggiunta in serata.
Nel mezzo sulla costa, d’interessante, a parte Port Macquaire (cittadina carina ma niente di che!)
dove l'unica cosa d'interessante è il lungomare dove puoi trovare una serie discogli con scritte e disegni lasciati dai vari turisti che sono passati da qui, ma ormai trovare uno spazio libero è praticamente impossibile!


Ci sono una serie infinita delle cosiddette “Big Thinghs” di cui vi avevo già accennato nel post precedente. Ovviamente abbiamo visto solo quelle che erano per strada visto che tutta la costa est ne è piena!

Si comincia con la Big Oyster:


passando per la piccola Uluru


senza non prima vedere il Big Prawn


e concludendo in bellezza con la Big Banana!


La più famosa e pubblicizzata visto che tra le altre cose ha uno scivolo d’acqua più un parco tematico dedicato al mondo delle banane..Credo!:-)

A Byron Bay sono iniziate ufficialmente le mie vacanze visto che in questi 5 giorni sono stato sempre nello stesso ostello (non mi capitava da Margaret River) e ho dedicato tutto il mio tempo a cose futili come andare in spiaggia a prendere il sole o la sera nei locali con gli altri a fare 2 chiacchere e a bere qualcosa.
Cmq la mia voglia di fare qualcosa non mi ha tenuto fermo per molto visto che già il primo giorno ho fatto il giro di Cape Byron da dove si hanno belle viste della costa


questo è il punto più orientale dell’Australia continentale

e del faro


Però non sono mancate neanche vecchie e nuove conoscenze.
Mi riferisco a Carlo ragazzo di Alessandria campione di judo (non fatelo incazzare soprattutto se sta dormendo!;-) che avevamo già incontrato al Gab prima di ripartire per questo mini viaggio e Adrian ragazzo di origine cinese (infatti consoce il mandarino e il cantonese) ma inglese a tutti gli effetti che è istruttore di surf.


Grazie a lui e soprattutto a Vito che ha avuto la faccia di bronzo per chiederlo, un pomeriggio ci ha impartito una lezione di un paio d’ore sui fondamentali del surf, ovviamente gratuita!
Avevo già un certo interesse e passione per questo sport grazie sia alle numerose e ottime spiagge per praticare questo sport viste nei miei viaggi e sia a mio cugino che me l’ha trasmessa un po’ grazie ai suoi racconti, ma vi giuro che appena ho capito un po’ il meccanismo (cioè quando ho capito come passare contro corrente le onde-sembra facile ma non lo è- e riuscire a stare in equilibrio per più di un secondo!) mi sono gasato come nessun’altra volta.
Ovviamente se mi è capitato di stare in equilibrio per più di 3 volte è stato un miracolo..



Ha ragione Cristian quando dice che il surf è come una droga: una volta che l’hai provato non ti stanchi più di farlo!
Infatti la mattina dopo mi sono alzato alle 7 pur di andare e surfare il più possibile sia per beccare le onde migliori (da quanto ho capito le onde migliori sono la mattina presto e il pomeriggio tardi, ma non ne sono sicuro) sia e soprattutto per cercare di sfruttare il più possibile il noleggio della tavola visto che mi scadeva alle 10!:-P
Visto che le giornate non sono state di sicuro stabili da un punto di vista meteorologico (ma ormai dopo 6 mesi di Australia ci sono abituato!) un giorno visto il brutto tempo, abbiamo deciso di visitare la cittadina di Nimbin, praticamente un villaggio prima sconosciuto ai molti e reso celebre da un festival negli anni 70 presentato come “un’esperienza culturale totale all’insegna della partecipazione” che ha raccolto tutti gli hippie d’Australia e dove alcuni di loro l’hanno scelta come luogo ideale “per costruire una società basata su ideali di pace fratellanza e convivenza in totale armonia.
Insomma tutte troiate per celare che questa cittadina è il posto migliore d’Australia per trovare ottima "weed" per spararsi un paio di cannoni di quelli buoni!:-D


Infatti per strada gli hippie di tutte l’età non mancavano mica e trovare ragazze bionde che ti offrivano la loro “erba terapeutica” non era di certo un’impresa impossibile!
Di contro io e Vito abbiamo voluto provare i famosi biscotti che si vendono da queste parti.
Dicono che il loro “ingrediente segreto” (non sforzatevi molto a capire quale sia!) li rende unici.
A parte l’odore e averli pagati 3 10$, l’unico effetto che mi hanno dato è che mi hanno chiuso lo stomaco per tutto il pomeriggio oltre ad avermi prosciugato il portafogli.. (allo stesso prezzo preferisco i noodles del Thaipower che mi danno lo stesso effetto ad un prezzo minore!)
Anyway un modo come un altro per passare un pomeriggio diverso dal solito..
La sera poi ci siamo concessi una nuova visita la faro per scattare delle foto al tramonto.


Gli ultimi 2 giorni li abbiamo trascorsi provando a divertirci con una bodyboard (una mezza tavola da surf dove surfi sdraiato sulla pancia) e chiacchierando con un simpatico irlandese conosciuto in ostello che oltre ad avere un inglese perfetto (era irlandese e riuscivo a capire tutto quello che diceva visto che questo popolo è famoso per avere un accento un po’ “stretto”!) sapeva un sacco di cose riguardo a qualsiasi argomento..
Dispiaciuto per le vacanze finite e per le persone conosciute che ho lasciato a Byron Bay, dopo aver viaggiato di notte in modo tale che sfruttassimo tutti i secondi possibili della nostra vacanza (e soprattutto per risparmiare una notte di ostello che non fai mai male!;-) il ritorno a Sydney non è stato poi così tanto male..
Anzi di cose in questi giorni me ne sono successe tante..
Ma questa è un’altra storia!;-)

“Why does it always rain in Bayron Bay”!:-D

8 commenti:

valeriOZ ha detto...

bent l'ho letto tutto eh.

Dany ha detto...

Nn ci crede nessuno vale!:D

Germano ha detto...

ciao Bent! il monte kosciuszko si chiama così perchè chi l'ha scalato x primo ( Strzeleski ) l'ha battezzato in nome del patriota polacco, il generale tadeusz kosciuszko, appunto. Solo x notizia, così se ti capita che te lo chiedono lo sai...e gli Aussie non dicono che gli italiani sono ignoranti...visto che ci sfottono sempre...a me è capitato che l'autista del pulmino che ci portava in gita alle jenolan caves (belle, vacci se ti capita)ci prendeva x il culo per i nostri politici. Così gli ho ricordato il rigore di Totti che li ha buttati fuori dal mondiale e non rideva più...ciao!!!

ALEeALE ha detto...

cioè ma scrivi ancora roba del 2008!e ancora ti manca!dai ke piani hai ora?senti, comprati una reflex che l'opzione tramonti delle digitali fa i tramonti finti!ma cazzo quanto ti invidio ke sei ancora li!!

Bent! ha detto...

X Germano

Grazie per le info, e bravo per avergli ricordato il rigore a quello stronzo..;-)

X Ale&ALE

Te l'ho detto che scrivo in sequenza le cose ch mi sono capitate e mi mancano tutte...
Quel tramonto è verissimo e nn l'ho modificata..Infatti quando ero lì e il cielo stava prendendo fuoco io Vito e Barbara nn ci potevamo credere..

Anonimo ha detto...

Ti avevo preso sul serio quando hai scritto che non avevi tempo per stare al pc e non ho controllato il tuo blog! Oggi sorpresa sorpresa 2 dico 2 lunghi post = ) love

ALEeALE ha detto...

sto leggendo Downunder..

Bent! ha detto...

X Horsett

E per i prossimi giorni metterò almeno altri 2 post quindi, nn se li perda!!!

X ALe&ALe

Era ora, cazzo!=))