domenica 1 febbraio 2009

I gloriosi giorni del GAB! (Let’s Dance)

Questo post volevo dedicarlo all’ostello che mi ospita ma soprattutto alle persone che hanno trascorso con me questi ultimi mesi.

L’ostello in sé non è di sicuro il migliore che puoi trovare a Syndey, anzi..

E il ciccione (Peter, il manager n.d.r.) appena lo vedi, ci parli (e quindi ci hai a che fare) e soprattutto quando provi a mangiare la carne cotta da lui al BBQ che organizza ogni venerdì, non ti aiuta a farti venire la voglia di rimanere qui a lungo.

Per fortuna, come spesso capita, sono le persone che fanno diventare un luogo più bello di quanto non lo sia ed è per questo motivo che mi ritrovo ancora qua!

Anyway, rispetto alla mia precedente esperienza avuta lo scorso maggio,giugno e luglio quando mezzo ostello, ma anche ¾ , era vuoto perché era inverno, la situazione in questi ultimi mesi è stata totalmente diversa perché con l’estate il discorso cambia.

Sempre pieno e soprattutto con molti che rimanendo almeno per le vacanze natalizie, hanno fatto sì che si creasse un folto gruppo di matti..


Questa foto è per farvi capire il livello che si è raggiunto!;-)

E ovviamente tra i matti non potevo che esserci anch’io!:-D


Visto che quando c’è gente, buona gente, mi piace organizzare le cose, non potevo che ripristinare la vecchia tradizione delle Italian Sunday’s che avevo trovato quando ero arrivato qui 9 mesi fa.

Praticamente la domenica, tutti gli italiani dell’ostello e non (cioè come Davide ragazzo molto “particolare”;-) che è stato per un po’ al GAB) ci ritroviamo per organizzare il tipico pranzo domenicale che fai quando sei in famiglia.(non che gli altri giorni mangiamo da schifo, anzi, ma è una scusa in più per cercare di mangiare bene!:-P)


Da ricordare quel giorno quando Davide mi ha convinto a fare la pizza nel BBQ: ad un primo istante ero restio della cosa ma poi ho detto “dai proviamo”!


Senza una buona farina, senza un buon lievito, senza un forno adatto e soprattutto senza una pala che mi aiutasse a mettere la pizza nel bbq (infatti la prendevamo con le mani),


il risultato non è stato male..;-)


E infatti quello della pizza al bbq, visto il successo, è stato riproposto più volte!


Ma oltre alle italian Sunday’s come non dimenticare i sushi party quando Natsuky (o Natsky per gli amici) ha cucinato per noi tipici piatti giapponesi tra cui, oltre al sushi, riso e pollo al curry.


Ovviamente io ho appreso qualche segreto perché non posso farmi sfuggire l’occasione di imparare a cucinare giappo da un giapponese!;-)

Lui è un grande perchè dopo aver lavorato per la toyota montando gli sportelli come un robot per 3 anni con ritmi assurdi, ha deciso di mollare tutto e intraprendere questa esperienza australiana.

E poi da quando è arrivato in ostello, è sempre stato con noi italiani e credo che adesso sappia più l’italiano che lo stesso inglese (ovviamente l’italiano da bar!:-).

Grande anche perché quando è partito, ci ha lasciato come ricordo un braccialetto fatto a mano da lui!


Questa foto rappresenta una tipica situazione in cui Natsky avrebbe detto “Too much FIGAAA!!!”


Poi con il gruppetto degli italiani tra i quali Matteo e Gianluca, 2 ragazzi di Modena matti da legare; Mattia in eterna lotta con le pagine gialle per cercare un lavoro come landscaping (giardiniere); Gigi in vacanza dopo la laurea ma con la speranza di trovare un lavoro alla camera di commercio (alla fine l’ha trovato alla Pirelli e anche se prende 1000$ al mese ha la partita di calcetto il lunedì tra le varie società e la gara di barca a vela il mercoledì..Sti cazzi); Christian e Federico che dopo aver trovato il loro Kombi e messo a nuovo

si sono fatti la east coast e sono ritornati a Sydney per trascorrere il capodanno con la speranza di trovare un lavoro in farm, anche se alla fine sono rimasti qui in ostello pur non essendo clienti visto che non pagano e usano tutti i servizi, oltre a pranzare con noi ogni giorno (in pratica scroccano tutto!!Infatti si sono definiti per questo Punkrackers cioè un misto tra la stile di vita di un backpackers ma con l’abilità dello scroccare di un pancabbestia),


Riccardo ragazzotto veneto che ha fatto tanti di quei lavori che sembra un tipico imprenditore del nord-est (infatti ha anche lo stesso livello di "scleratura"!:-D) e infine Frankie che ho conosciuto già da maggio e Christopher ragazzo inglese ma con origini italiane che come ho definito io risulta essere più un italiano con un ottimo inglese, abbiamo organizzato e trascorso un sacco di belle, ma soprattutto movimentate, serate all’insegna del puro cazzeggio…

Da menzionare i numerosi party organizzati nella seventeenroom (la stanza n.17 adibita a sostituire il cortile interno dell’ostello quando quest’ultimo, luogo di ritrovo di chi vive qui, chiude..E infatti per questo la porta della stanza, essendo rotta, è sempre aperta!) e non solo in questa stanza


O quando tutti qui in ostello hanno dato vita ad un taglio collettivo di capelli (a parte me che i capelli corti li ho sempre portati!)


Insomma tra feste di sera, e mattinate passate a scroccare internet da una wireless di un ostello qui vicino di cui disponiamo i codici,


Da notare cosa c'è scritto sul bidone!hihihi


questi 2 ultimi mesi sono trascorsi in maniera piacevolissima ma, ahimè, sono trascorsi anche troppo velocemente!

E infatti passate le vacanze di natale, molti hanno lasciato.

Ma di certo non potevo rimanere con le mani in mano per questa cosa e per questo ho organizzato, il giorno prima della partenza di Matteo, Mattia, Gianluca e Christopher, una gita in stile scolastico, alle blue Mountains con tanto di van per 12 persone.

E secondo voi potevo risparmiarmi dal battezzare questo ennesimo mezzo affittato in terra australiana????

Signori, ecco a voi il VulVAN!


Volevo fare questa gita già da molto tempo ma ho rimandato perché tra le varie cose, mi ha raggiunto dall’Italia un nuovo esponente dei QDF, cioè Valerio in compagnia del suo amico Danilo.

Anche se per i primi giorni è risultato non pervenuto per via di un’influenza di origine araba (per via del fatto che l’ha presa sul volo Emirates che l’ha portato qui!:-D), finalmente dopo che si è rimesso, ha potuto partecipare alla nostra gita scolastica.

Si, una vera e propria gita scolastica visto i componenti che hanno partecipato alla cosa e al caos che hanno creato nel Vulvan mentre guidavo per tutta la durata del viaggio (per la prima volta nella mia vita al coro “se facciamo un incidente muore solo il conducente” mi sono trovato dall’altra parte!!!:-S)


Le blue mountains si chiamano così per via del colore blu che assumono soprattutto di primo mattino e che è causato dall'olio che le piante di eucalipto presenti rilasciano


The three sister!


A fine giornata gli scolari erano un pò stanchi...


Tra foto, una bottiglia di vino da 8$ presa da Rolando che faceva letteralmente cagare, musica codigna, gente che già alle 2 era stufa di stare alle blu mountains e voleva andare in spiaggia e tanto altro, comunque si è passato un piacevole pomeriggio che si è concluso all’Olimpic park dove si sono svolte le Olimpiadi del 2000.


Ovviamente la serata non si poteva concludere se non al World Bar!:-P



E anche questo post finisce qui..

Vi rimando all’ultimo post che spero di pubblicare nei prossimi giorni e che mi permetterà di allinearmi da un punto di vista temporale con quello che mi sta accadendo, non senza mettere una chicca che descrive egregiamente come ho trascorso questi mesi qui (almeno dal titolo!;-) e anche perché è una delle mie canzoni preferite del Duca Bianco (il video, per giunta, è stato girato in Australia!)




See Ya!

2 commenti:

Germano ha detto...

oh, il divertimento non ti manca mai...belle le blue mountains...sei stato alle jenolan caves?io le ho viste, impressionanti...bellissime...ma faticoso. beh, divertiti pure x noi poveri sfigati che se ne stanno al freddo (qua nevica di brutto). ciao

Anonimo ha detto...

Sto perdendo colpi!!! Credevo di aver letto tutto invece mi ero persa un post ... La canzone è molto bella e il video significativo
Non so se riprende il testo, che andrò a cercare (con lo scritto me la cavo decisamente meglio che con l'orale), ma fa riflettere. Love